LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), XI, 17
 
originale
 
17. At cum ad ipsum iam templum pervenimus, sacerdos maximus quique divinas effigies progerebant et qui venerandis penetralibus pridem fuerant initiati intra cubiculum deae recepti disponunt rite simulacra spirantia. Tunc ex his unus, quem cuncti grammatea dicebant, pro foribus assistens coetu pastophorum ? quod sacrosancti collegii nomen est ? velut in contionem vocato indidem de sublimi suggestu de libro de litteris fausta vota praefatus principi magno senatuique et equiti totoque Romano populo, nauticis navibusque quae sub imperio mundi nostratis reguntur, renuntiat sermone rituque Graeciensi ploiaphesia. Quam vocem feliciter cunctis evenire signavit populi clamor insecutus. Exin gaudio delibuti populares thallos verbenas corollas ferentes exosculatis vestigiis deae, quae gradibus haerebat argento formata, ad suos discedunt lares. Nec tamen me sinebat animus ungue latius indidem digredi, sed intentus deae specimen pristinos casus meos recordabar.
 
traduzione
 
Quando giungemmo al tempio il sommo sacerdote, i portatori delle divine immagini e quelli che erano stati iniziati gi? da tempo ai venerandi misteri, entrarono nel sacrario e deposero, secondo il rito, quelle statue che sembravano vive. Allora uno di loro che tutti chiamavano ?il grammateo?, dalla soglia convoc? in adunanza la schiera dei pastofori, - cos? erano chiamati quelli del sacro collegio e salito su un alto scranno cominci? a leggere da un libro alcune frasi augurali all'indirizzo dell'imperatore, del senato, dei cavalieri, di tutto il popolo romano, dei marinai delle navi e di tutto quanto al mondo rientra sotto il nostro imperio; poi, in lingua e rito greco proclam? l'apertura della navigazione e l'ovazione che segu? della folla conferm? che quest'annunzio era inteso come un buon auspicio per tutti. Quindi la folla esultante, portando rami fioriti, verbene e ghirlande, si rec? a baciare i piedi della dea, tutta in argento, che troneggiava su una gradinata poi fece ritorno a casa. Nel mio stato d'animo, invece, io non riuscii a fare un passo e tutto assorto davanti alla statua della dea riandavo con la mente alle mie trascorse avventure.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons